
cat. #rdm019
INFO
Registrato dal vivo durante il più importante festival indipendente italiano: Tagofest @ Tagomago (Massa-Italy). A video by Nicola Quironi: nicolaquiriconi@libero.it Filmed during the 3rd edition of a most important independent festival in Italy: Tagofest @ Tagomago (Massa-Italy). A video by Nicola Quironi: nicolaquiriconi@libero.it
RECENSIONI/REVIEWS
(...) Bar la muerte, Boring machines, Burp, Fratto 9 under the sky, Fromscratch, Holidays, Lisca, Lizard, Marinaio Gaio, People from the mountains, Rotor audio club, Rudimentale, To lose la track, Wallace.
Sono cinque anni che il Tagomago, locale di Massa Carrara organizza questo festival di musica indipendente. Quest’anno, finalmente, è stato pubblicato il resoconto della terza edizione, quella del 2007. Vi sono quindici brani di quindici gruppi diversi. La regola dunque è una canzone per gruppo. Da questo dvd emerge l’ottimo stato di salute della musica indipendente italiana, quella per intenderci che è protesa alla sperimentazione e che non ha bisogno di emulare nessuno, ma che trova sempre delle soluzioni personali, più o meno geniali per esprimersi. Per onestà e per non far torto a nessuno dei gruppi rappresentati non ne cito nessuno, ma vi assicuro che impossessarsi di questo dvd è importante per comprendere quanto questi ragazzi si sbattono e credono in quello che fanno. Tutto il dvd è giocato sul contrasto tra il rosso ed il nero e spesso il regista preferisce soffermarsi su alcune particolarità che siano gli strumenti o i volti di alcuni artisti, sfocando o intensificando le luci a seconda dell’intensità della musica. Nei casi in cui, invece, il gruppo si esprime l’hardcore, allora il regista preferisce il contrasto bianco/nero. Rockon
(...) Come molti di voi sapranno il Tago Fest è uno dei pochi esperimenti riusciti di fusione di intenti, un festival che unisce parecchie etichette e generi diversi sotto l'idea di uno showcase indie-pendente. Un assaggio multiplo se non una specie di rapporto annuale di quello che accade in Italia, nonostante l'ottima qualità di alcuni gruppi e la buona resa di altri non si tratta necessariamente dei migliori materiali usciti in ambito italiano, anche se spesso le cose coincidono anche, però bene o male alcune delle etichette più longeve e dei musicisti più conosciuti in certi ambiti hanno partecipato attestando l'importanza dell'evento. Spesso si raggiunge l'apice proprio qualche momento prima del tracollo oppure americanamente parlando "it's always darkest before the dawn" come dicevano i Turning Point, una parabola che con un certo rammarico si adatta anche alla storia del Tago Mago di Massa che del Tagofest è e in un certo senso rimarrà la sede storica. É pur sempre vero che un circuito o una scena dura quel che dura, è nella legge naturale che governa il mondo, non per nulla spesso l'immagine letteraria di un vampire è quella di un "dannato", per l'appunto con-dannato a vivere in eterno. Dobbiamo quindi farci crescere dei baffi degni dei riot gay di Castro street e cantare con orgoglio un "who wants to live forever" assumendo le buffissime pose di Freddy Mercury?...non credo, ma va accettato solo che tutto duri quanto può, quanto riesce e quanto deve. Il Tago Mago ha chiuso i battenti sotto un multone dei vigili, schiacciato dagli improperi di un vicinato che "non poteva tollerare" tutti quei freak per ben tre giorni l'anno" e per quanto non invidi gli yenkee, pensare che là possano suonare quattro gruppi power noise nel tuo salotto senza che nessuno si lamenti (o peggio che tu multi) mentre qui riesci a malapena a non prendere una multa da SIAE, vigili, insulti dei passanti, scarsa disattenzione, snobbismo dagli stessi fruitori probabili e così via mette parecchia tristezza. Lasciando da parte delle inutili nostalgie per un evento che bene o male siamo sicuri che avrà un seguito, resta questa testimonianza coprodotta da alcune delle etichette pilastro del Tagofest e da alcune di altre più o meno note. Nicola Quiriconi fa un ottimo lavoro che seppur molto differente potrebbe ricordare vagamente il lavoro che aveva già effettuato Andrea Caccia in occasione delle Arrington De Dyoniso Quartet di cui non posso che consigliare di reperire la videocassetta. Una specie di reportage-documentaristico invece che dei live veri e propri che fra gli altri riprendono alcuni dei migliori gruppi della terza edizione dagli I/O ai With Love, dagli Ovo a Be Invisible Now, dagli Afraid agli Harshcore. Buon montaggio, suono discreto e dei filmati che bene o male documentano perfettamente l'atmosfera dei live di quella specifica edizione. Non trattandosi di un vero e proprio documentario non ci sono tracce che attestino l'intera dimensione stile meeting dell'evento, ma un buono spaccato dei live ad esso connessi. Un gran bel lavoro che dimostra come anche con mezzi molto esigui si possano fare lavori parecchio interessanti. Andrea Ferraris, Sands-zine.
(...) Tagofest III capita paradossalmente nello stesso momento in cui un altro docu-dvd celebra le gesta di un altro luogo/scena, quello delloSmell losangelino. Paradossalmente perché non siamo nella frizzante costa ovest degli Stati Uniti, bensì nella bacchettona Italia di provincia e (sempre paradossalmente, speriamo) questo dvd potrebbe divenire l’epitaffio di un luogo (il Tago Mago di Massa) e una idea di scena (quella appunto del festival estivo che dal locale prende il nome) dal basso, collaborativa, all’insegna del diy e della amicizia. E così, mentre si addensano nubi minacciose sul Tago Mago, questo bel documentario sulla edizione numero 3 del festival delle etichette capita a fagiolo per aiutare a conoscere meglio (per chi non ci fosse mai stato…) e a comprendere cosa si rischia di perdere (ma chi c’è stato lo sa già…) quello che ormai è una istituzione del rock in Italia: il Festival Indipendente per Indipendenti, come recita il sottotitolo. A fronte della esiguità dei mezzi a disposizione, ma con una notevole capacità di manipolazione delle immagini, l’opera di Nicola Quiriconi (voce di VipCancro) mostra, una spartana ma accattivante fotografia delle esibizioni live di Almandino Quite Deluxe, Fuzz Orchestra, Dadamatto, Harshcore, I/O, Ovo tra gli altri, evidenziando insieme ottima sensibilità registica e visionarietà non da poco nel saper rendere al meglio le proposte eterogenee dei vari progetti. In questo senso si possono intendere le scelte dello sgranato slowmotion per Be Invisible Now!o With Love, perfettamente a tono con le musiche dilatate ed evocative, o quella dell’epilettica zoomata che evidenzia il procedere a scatti nevrotici dei Miranda, o ancora quella del monocromo e della saturazione dei colori. Insomma, ottimo da vedere oltre che bellissimo da ascoltare. A sottolineare ancor di più lo spirito cooperativo che sta alla base del Tagofest lo stuolo di etichette che ha contribuito alla realizzazione del presente dvd: From Scratch, Wallace, Boring Machines, Lizard, Bar La Muerte, Fratto9UnderTheSky e molte altre. Grazie a tutte e arrivederci Tagofest. Stefano Pifferi, Sentireascoltare.